TUCKER

Preston Thomas Tucker (Capac, 21 settembre 1903Ypsilanti, 26 dicembre 1956) è stato un ingegnere e imprenditorestatunitense.

Visionario appassionato d’auto e inventore di tecnologie avanzate realizzate artigianalmente viene ricordato soprattutto per la creazione della Tucker Torpedo del 1948 e per la torretta Tucker adottata dal governo americano nel secondo conflitto mondiale. Si interessò fino dagli anni ’30 all’automobile entrando in società con Harry Miller, costruttore di plurivittoriose vetture da competizione, fondando nel 1935 la Miller and Tucker Inc. per la produzione di auto da corsa. Dopo la morte del socio Tucker tornò in Michigan con l’intenzione di avviare una sua produzione di autoveicoli. Con l’approssimarsi degli eventi bellici in Europa si dedicò ai veicoli militari realizzando nel 1938 un prototipo di autoblindo compatto, Il Tucker Tiger Tank.[1] Dotato di un possente motore Packard V12 era accreditato di una velocità di 78 miglia orarie (125 km/h) su terreno accidentato, e di ben 114 miglia orarie (183 km/h) su terreno livellato, troppo in eccesso rispetto alle specifiche richieste e per questo rifiutato dall’esercito degli Stati Uniti. Era armato con mitragliatrici calibro. 30 e calibro. 50 e di un cannone antiaereo da 37 mm. installato in una torretta girevole in vetro antiproiettile montata sopra la parte posteriore del mezzo. L’autoblindo non fu accettato ma ebbe successo la torretta di Tucker che suscitò l’interesse sia della marina che dell’aviazione che la utilizzarono sulle torpediniere e sui bombardieri B-17 e, modificata, sui B-24.[2] Nel dopoguerra fondò nel 1946 la Tucker Corporation con lo scopo di produrre automobili. A tal fine riuscì a farsi concedere dal Governo Americano un grande ex stabilimento militare. Progettò nel 1947 un prototipo di un’avveniristica automobile che realizzò nel 1948 solo in alcuni esemplari, la Tucker Torpedo. Boicottato dalle industrie automobilistiche dell’epoca e da politici corrotti[3], non riuscì ad avviare la produzione in serie di un’auto così innovativa da poter mettere in crisi il settore automobilistico americano di quegli anni. Travolto da problemi legali[4] fu costretto al fallimento e accusato di bancarotta fraudolenta nel 1949. Venne assolto nel gennaio 1950 ma ormai la sua fabbrica non esisteva più. Alla Tucker Corporation fu negato successivamente anche lo stabilimento produttivo (poiché lo stabilimento di proprietà governativa era stato concesso a Tucker con l’obbligo di produrre almeno 50 vetture in un anno); Tucker venne assolto anche perché era riuscito nell’intento, nonostante le numerose avversità, dimostrando così la sua buona fede. La produzione totale fu di 51 vetture. La cosa non fu sufficiente poiché la concessione dello stabilimento gli fu comunque sottratta tramite complotti politici[3]. Ad oggi delle 51 Tucker Torpedo prodotte ne rimangono 47, la maggior parte delle quali esposte in musei aperti al pubblico.